giovedì 8 luglio 2010

PER CARITA', NON PORTATE LE MACERIE IN PIAZZA

Ieri il velo di Maya, per dirla con Schopenhauer, della mitologica realtà berlusconiana è stato stracciato dalla rabbia degli aquilani scesi a Roma per protestare contro tutto e tutti vista la ricostruzione ancora troppo lenta. Per tutta risposta giù mazzate da parte dei poliziotti (ecco le foto) che, ovviamente, eseguivano ordini ricevuti dall'alto.
Se da un lato c'era chi, tra politici e non, ha espresso piena solidarietà ai cittadini abruzzesi troppo spesso presi in giro..d'altro canto c'era chi (e ilNichilista lo riporta bene in questo post) non esitava a coprire di ingiurie gli sventurati abitanti della città spazzata via poco più di un anno fa dal terremoto. Ovviamente, i protagonisti di questi commenti (che definire ignoranti è ben poca cosa) sono supporters del Cav che hanno affollato la pagina di FB de il Giornale per vomitare palate di m**** sui nostri sfortunati compatrioti. E' lo hanno fatto perchè il grande (eppur piccolo) Capo non può farlo, visto che gli costerebbe troppo consenso. Perchè B. spreca tutto, ma non il consenso!

P.S. Per il consenso, infatti, il 10 Aprile 2009 B. pronunciò queste parole:
"Il terremoto in Abruzzo è stato un dolore, una cosa lancinante e lacerante. Tutte le storie che mi sono venute addosso sono state drammatiche. L’ho promesso sulle bare: non lasceremo mai sola questa regione".

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