Ebbene sì, faccio parte del Comitato dei saggi del PD di Laterza. Embè? No, sul serio rispondetemi!
Da molto tempo questo "puro nome" sta suscitando ironie. Ma non è questo che mi scandalizza, e ci mancherebbe altro. Quello che più mi da fastidio è, essenzialmente, che la fortuna dei lavori sia legata all'essere saggi. Perché se si è saggi non si può sbagliare! Eppure questo nome è stato fatto fuori dal partito, e il partito ne sta pagando le conseguenze.
Mi permetto qui di confutare l'opinione generale su questo percorso. E per farlo prendo a prestito le parole del buon Michele Cristella che ha riportato quanto segue sul Corriere del Giorno:
[...]E nel far ciò non s’è nemmeno accorto (il PD) di coprirsi di ridicolo dandosi un “Comitato di saggi” prima di 5, poi di sette, infine di otto, quasi che a Laterza esista una bancarella dove si vendano saggi per il Pd. Questi otto saggi, con il doveroso corredo di “pre” e “post” riunione con i loro consiglieri, per un mese hanno sdottorato sul nulla: sordi a quanti dicevano che chi si chiude si fa assediare da nemici, gli esclusi; e che alla città non va offerto “il piatto pronto” con la dicitura più o meno esplicita del “così è se vi pare”, con l’inevitabile sdegnoso rifiuto consequenziale[...].
Vado con ordine e per punti:
1- dov'è il ridicolo di cui ci siamo coperti? Non credo, infatti, sia idiota darsi un metodo politico. Anzi, un partito deve avere un idea sul suo futuro. Ma non è assolutamente detto che quell'idea va imposta a chicchessia.
2- non esistono bancarelle di saggi. E un filosofo come me lo sa bene. Io non sarò saggio nemmeno a 70 anni, lo dico da sempre. Vi prego, amici, di non usare più questo nome perché non è un nome che va bene per un gruppo di uomini che lavorano a delle proposte politiche per il partito.
3- credo che nessuno (che io sappia) abbia padrini. Anzi, visto che ognuno deve parlare per sé, io non ho padrini o madrine d'eccezione.
4- nel gruppo non si è sdottorato sul nulla e i nostri iscritti lo sanno benissimo (informati come sono dalle varie Assemblee che teniamo). Se mai fuori si sdottora sul "nulla mischiato con il niente"... [un accorgimento per tutti: "Ciò di cui non si può parlare si deve tacere" direbbe Wittgenstein]
5- non ci stiamo chiudendo, amici alleati e cittadini liberi. Stiamo solo cercando di capire quali sono i nostri punti di forza da portare alla cittadinanza e agli alleati, per poi aprire un fase permanente di dialogo e di con-crescita.
6- conseguentemente, non vorremmo dare il "piatto pronto" a nessuno. Stiamo, per rimanere nel campo culinario, cercando di capire quali "ingredienti" portare sul tavolo della cucina. Per poi cucinare tutti insieme.
Amici, guardate, questo sfogo viene dopo giorni di attacchi personali e non. Le critiche ci stanno. Ma non va più bene se ci si limita a dire "Avete sbagliato!" e non si danno consigli/suggerimenti. Quasi che i saggi (o cosiddetti tali) non fossero uomini.
Difendo, dunque, l'idea che un partito comprenda i suoi limiti e le sue capacità per poi sedersi al tavolo tranquillo e volitivo. Pronto per il bene di Laterza.
Perché noi lavoriamo per il bene di Laterza. E questo, sì, è così! Anche se non vi pare.
Uno sfogo comprensibile caro Leo, perchè capisco che per te non è un periodo facile. Ti ritrovi in un contesto che, purtroppo, non ti valorizza. Ad maiora.
RispondiEliminaSono fuori da Laterza da un po' (tornarci per 6 giorni in un mese mi allontana in maniera brusca dalla realtà), ed ho appreso dal tuo blog, utilissimo, quello che è accaduto e che nessuno mi ha detto.
RispondiEliminaMi dispiace per la pressione che in questo momento ti opprime, ma hai le spalle forti per resistere.
E' così: quando si sceglie di essere di sinistra si va verso un percorso difficile e tortuoso. Lo dici anche tu che dall'altra parte saremmo "i primi" senza molte difficoltà.
Se ti può far piacere, io sono dalla tua parte - mai da quella del PD ;) -.
Vi ringrazio per la vicinanza, ragazzi. Non è un momento facile per la sinistra tutta. Figurarsi per me che sono piccolo e nero.
RispondiEliminaA presto,
ELLEMME