giovedì 30 settembre 2010

Happy birthday, Mr. President

Ieri, 29 settembre, il Presidente del Consiglio era (insolitamente) impegnato alla Camera dei Deputati. Si giocava tutto dalla legislatura alla vita privata alla vita penale. E gli è andata bene. Fiducia ampia con i 342 "sì".
Eppure, gli esperti delle procedure e delle liturgie politichesi sottolineano come il governo sia, nonostante tutto, appeso ad un filo. O meglio a un Fli. Decisivi, infatti, sono stati i voti dei finiani che, baraonde a parte, hanno fatto anche loro gli "uomini Del Monte" dicendo sì. Salvo poi agginugere un "vedremo di volta in volta". Poco male per B che se ne va di corsa, verso l'infinito ed oltre, per festeggiare fiducia e compleanno.
Segue un dibattito acceso dove su tutti si distinguono un sardonico Bersani (voto in pagella 8) ed un inc****to Di Pietro (voto in pagella 8,5..anche per aver suscitato la collera di B).
E poi tutti a casa...o in giro per talk-show. E Maroni si tradisce...

P.S. Ecco a voi il classico dei miei quaderni: l'angolo del gossip. Queste le foto della giornata di ieri: è sempre curioso vedere la mimica e gli sguardi di alcuni loschi figuri che l'Italia si fregia di avere in Parlamento.

lunedì 27 settembre 2010

SILENZIO IN SALA: PARLIAMO NOI ROTTAMATORI TARTARUGHINI

Amici, oggi vi giro un video di importante consultazione. Si parla del futuro del Partito Democratico e di come questo possa (finalmente) crescere. Parlano Renzi, Civati, Serracchiani e Zingaretti: un quartetto che fa(rà) onore alla sinistra italiana.
Il 5,6 e 7 novembre dovrei essere anch'io a Firenze per il "meeting" dei rottamatori tartarughini, per parlare (anche con loro) di futuro e di idee. So che può servire non solo al Pd ma a tutto il Paese.

P.S. Intanto, aldilà della Manica, accade un "evento sconvolgente"...

martedì 21 settembre 2010

Primarie a fine ottobre (di Michele Cristella, da il Corriere del Giorno)

LATERZA – Sciolti gli ormeggi, si salpa: verso le primarie.
Domenica mattina, solennità dei grandi momenti, conferenza stampa del Pd per presentare il regolamento delle primarie per il candidato sindaco del centrosinistra per le comunali del 2011.
Con i due candidati del Pd, Gianfranco Lopane e Sebastiano Stano, il coordinatore della sezione Franco Cantore e il locale “maitre à pensèr” Franco Azzarano, in una sezione man mano riempitasi di esponenti ogni generazione, dall’ottuagenario Savino Mallardi, al tridente di punta e di critica Bruno Bongermino, Francesco Di Candia e Leonardo Matera, a Rossella Calabrese, come rappresentante dell’altra metà del cielo, Tony Gallitelli ha illustrato le ragioni e le modalità del regolamento e dell’accluso Codice etico per la propaganda.
Le modalità: si terranno il 31 ottobre prossimo; potranno parteciparvi tutti gli indicati dai partiti o i cittadini liberi purché sostenuti da 150-200 firme; il diritto di voto attivo comincia a 16 anni, per responsabilizzare da subitoanche i giovanissimi; le candidature dovranno pervenire entro il 10 ottobre; non sono ammesse candidature con qualche problema giudiziario; saranno candidabili coloro che accettano il Codice etico, che sostengano il vincitore delle primarie, che, avendo raggiunto il 20% dei votanti, sia disposto a far parte della lista; lo scrutinio avverrà a voto concluso.
Le ragioni: si vota il 31 ottobre per dare al candidato sindaco il tempo e la possibilità di formare coi i cittadini e gli alleati un programma il più possibile discusso, propositivo e condiviso. La data è stata scelta anche per avere qualche universitario di ritorno per le feste di Ognissanti.
Il Codice etico regolamenta la campagna elettorale dei partecipanti alle primarie, che sia sobria e si attenga a una qual “par condicio”.
Questo momento, dice Gallitelli, è la conclusione di un iter iniziato a maggio avendo come obiettivo prioritario quello di creare un intenso rapporto fra partiti e città, le precedenti e cocenti sconfitte, infatti discendevano dallo scollegamento fra centrosinistra e cittadinanza. Gallitelli ha assunto anche toni profetici dicendo che il frutto di questo lavoro sarà meglio apprezzato fra dieci anni. Ma in queste parole si celava anche una polemica con gli scettici verso le primarie e coloro che, pur della sinistra, le hanno osteggiate.
In definitiva, in questo momento, il Pd sta solo; e la solitudine o ha il visionario afflato dell’eccellenza, o ha l’acre sapore della heidegerriana deiezione.
E queste sensazioni hanno sviluppato gli interventi di alcuni presenti. Carmine Mele voleva sapere perché non ci fossero le firme degli alleati sotto il regolamento, cioè perché il regolamento non fosse condiviso; Mino Lamola ha ricordato che l’ultima vittoria del centrosinistra, con Vito Cassano, fu favorita dal tempo che ebbe il candidato per coinvolgere la città nelle elezioni, mentre le elezioni successive furono un disastro perché pasticciate dai dirigenti provinciali. Franco Azzarano, segretario e capolista del Pci nel ’79, ha dato un titolo altisonante a questa scelta: abbiamo voluto creare una cultura del fare il candidato, cioè i cittadini che scelgono chi deve essere prima uno dei candidati a sindaco e poi il loro sindaco. Pasquale Clemente ha fatto mettere in pubblico il sigillo di chiusura delle operazioni.
Il Pd, nave ammiraglia, ha scelto di inoltrarsi in mare aperto; ma senza la sua flottiglia: spera d’esserne raggiunta, o di trovarla, ed è pronta ad aspettarla. Ma i lupi di mare annotano che per cominciare la navigazione non basta sciogliere gli ormeggi e che per entrare ed uscire dai porti c’è bisogno di un rimorchiatore, comandato da chi conosca tutte le insidie di quel porto: scogli, correnti, fondale basso, canali d’aria, arrotarsi dei venti.

I vangeli a sinistra (di Pippo Civati)

Dopo aver letto la seconda lettera di Walter apostolo ai democratici (anche se a volte tutte queste lettere e le conseguenti polemiche sembrano riservate ai soli 'romani'), una lettera che chiarisce quello che deve chiarire (su papi e cardinali), credo che ora possiamo passare ad un altro genere letterario (prima di dover scrivere l'Apocalisse).

Siamo alla presenza di numerosi evangelisti: c'è Pierluigi (che fa il segretario), c'è Sergio (con la sua Sfida), c'è Walter (con il suo Movimento), c'è Nichi (con le sue Fabbriche). E altri ancora. Forse è il caso di immaginare delle "tavole sinottiche", che permettano di confrontare le versioni offerte da ciascuno. Scopriremmo che i punti di contatto sono innumerevoli e che la storia che stiamo raccontando potrebbe anche (addirittura!) essere la stessa. E che quello che trovate nel vangelo secondo Sergio a proposito di "rivoluzione industriale" si ritrova nel documento secondo Walter e nel discorso secondo Pierluigi. E che di scuola parlano tutti, e insieme forse potrebbero farlo meglio. Per non dire del Pd, che forse dovrebbe preoccuparsi di dare un'immagine di sé. Non arrivo a dire "una sola", ma almeno un'immagine.

L'invito è quello di assumere lo slogan più efficace del Bersani del Congresso, quando diceva di non volere un uomo solo al comando. Viva il pluralismo, che non è però la confusione di voci diverse. Presuppone, il pluralismo, che ci si ascolti, anche, prima di parlare.

Sarebbe un modo, come ripetiamo spesso, per abbassare i toni e alzare lo sguardo. Per uscire da un dibattito interno asfissiante, per superare di slancio la burocrazia. Per offrire versioni, appunto, e non correnti. Per lavorare all'unità e alla comprensione reciproca e non al loro contrario.

P.S. Il mio pensiero in merito ha due polarità: se da un lato vorrei il pluralismo come lo recita (Super)Pippo Civati (un pluralismo dove "ci si ascolti anche prima di parlare"), dall'altro l'intervento di Veltroni (anche piuttosto condivisibile nei contenuti) andava fatto in un altro momento. Detto ciò, se il pensiero veltroniano andrà ad arricchire positivamente la dialettica interna ed esterna al centro-sinistra, non potrò che esserne contento. Spero, però, che, al più presto, ci si sieda tutti attorno ad un tavolo e si discuta: Dialettica dell'illuminismo, in poche parole.

giovedì 16 settembre 2010

Laterza2020: un think thank giovane (di Michele Cristella, da il Corriere del Giorno)



Amici e naviganti, vi posto l'articolo di Michele Cristella (cliccate sopra l'immagine per una lettura più confortevole) apparso ieri sul Corriere del Giorno. Si parla di Laterza2020: quest'oggetto misterioso che, con una sana reverie, si è messo in testa che, con analisi e dibattiti, un futuro si può disegnare anche nella nostra comunità. E lo si può disegnare insieme a tutti gli uomini di buona volontà. Buona lettura.

mercoledì 15 settembre 2010

Caro blog ti scrivo, così mi distraggo un pò

Caro blog,
ti scrivo in pubblico credendo che, nonostante i soliti quattro simpatici e affezionatissimi gatti che ti leggono, comunque mi sento al riparo da occhi indiscreti.
Sto passando un periodo veramente controverso e, francamente, non ci sto capendo più granché (come dire: anche io sono umano, checchè se ne dica!).
E' nato un bel movimento politico-culturale (in cui credo moltissimo): e questo è bene. Al contempo sto studiando per l'esame di Psicologia: e questo è benissimo.
Eppure qualcosa non va...
Tra politica e vicende personali, mi trovo ad annaspare in un gioco che, sin da bambino, non m'è mai piaciuto: il nascondino. E di questo gioco esistono due "versioni": fisico e verbale.
Il primo, quello fisico, è, per così dire, la versione classica. Chi pratica questa tipologia di nascondino è praticamente invisibile (ma non assente!) dalla scena e resta tale in attesa di un movimento altrui per fare il suo "coupe de theatre".
Poi c'è la versione verbale, la più subdola perché più capziosa e suadente e, probabilmente, più efficace perché gioca su registri verbali e metaforici particolarmente arguti e, manco a dirlo, "nascondenti".
Devo dire la verità: essendo, da sempre, un ragazzo sincero e schietto, questi giochetti non mi attirano e non mi incuriosiscono. Tanto più se la tipologia "hide-and-seek", direbbero gli inglesi, è consigliata ai bimbi di età inferiore agli otto anni perché sviluppa la loro "motricità mentale".
E' facile capire che, non avendo più otto anni ormai da un pezzo e frequentando pochi ragazzini di quell'età, gradire più serietà nei rapporti interpersonali d'ogni genere. Ma non sempre, mi vien da pensare, l'età reale corrisponde all'età mentale.
Sono stanco e triste, mio caro quaderno-blog. Ma non lo do a vedere. Perché, chiaramente, ho una vita da vivere e, alla mia età, pensare a rincorrere i giocherelloni di ogni età non ne vale la pena...
Ti terrò aggiornato più che posso.
Un caro saluto,
tuo Leo

P.S. Eppure un bel motivo per gioire ce l'avrei: il mio blog ha raggiunto quota 1000 visite globali. Un ringraziamento speciale a tutti i miei affezionati visitatori: quota 1000 siete solo voi!

martedì 14 settembre 2010

PRIMI FREDDI E PRIMI CALDI

Comincia a far freddo anche a Laterza. E, all'inverso, la politica si scalda. Almeno a sinistra...
Tra meno di un anno si fa il sindaco. E, piaccia o non piaccia, i tempi si accorciano. Il PD, "capofila" del centro-sinistra, ha già proposto: primarie tutti insieme e al più presto, visto il gap enorme che ci separa dal centro-destra.
Tra richieste, più o meno leggitimate e/o dettagliate, ci si sta ragionando. Il PD per le primarie ne ha messi in campo due: Sebastiano Stano e Gianfranco Lopane (che, sabato scorso, si sono confrontati su più temi alla Festa Democratica).
In aggiunta a questi uomini si profila una terza candidatura (non ancora ufficiale): Rocco D'Anzi, in rappresentanza della locale Fabbrica di Nichi.
Non pervenuta, per ora, "Sinistra Ecologia e Libertà" attualmente "gestita" da un trittico d'altri tempi: Sannelli-Caldaralo-Fraccascia. Lavori in corso per il congresso cittadino in SEL (o in SCF, prendendo spunto dal trittico sopracitato). E già si aspettano le "proposte" di chi la politica la fa da molti, forse troppi, anni.
Chi vivrà vedrà, si diceva una volta.
Resta solo un nodo da sciogliere: quando fare le primarie? 31 ottobre o nelle feste natalizie (date che nascono dalla volontà di includere gli universitari nella scelta)?
Intanto, mi preme sottolinearlo, a sinistra nasce un think tank dal nome fantasioso: Laterza2020. Chi vi scrive ne fa parte, con molto orgoglio perché, per ora, è l'unico luogo dove si parla di Politica (si badi alla maiuscola!) e si discute di idee (quelle che servono alla rinascita della nostra cittadina). Ma, senza dilungarmi, vi rimando qui per avere un dettaglio preciso dell'ideale di fondo che unisce questo gruppo che, sia chiaro, è aperto a tutti i contributi.
Insomma sinistra i giochi sono ormai aperti. Mentre dalla destra non filtra nulla, nel segno dell'ermetismo più banale.

P.S. Mi scuserete se il post è risultato essere più cronaca che opinione personale, ma occorreva rendere bene la situazione.
Per quanto riguarda la mia opinione personale ve la esplicito subito: primarie vere e presto (il 31 ottobre, a mio avviso, coniuga meglio la volontà di includere gli "emigranti" e la necessità di avere un candidato sindaco che, nei pochi mesi che ci separano dalle elezioni, possa dialogare con la comunità).

martedì 7 settembre 2010

Pollica: ucciso il sindaco della speranza (da corriere.it)

Un vero e proprio agguato. E' stato ucciso a colpi di pistola il sindaco di Pollica, comune che comprende anche la più nota Acciaroli (Salerno), paesino del Cilento famoso per la bandiera blu che viene assegnata da tempo ogni anno alle sue acque.

L'AGGUATO - Angelo Vassallo, 57 anni, è stato colpito questa notte mentre era alla guida della sua auto, una Audi station wagon grigia, e rientrava a casa in una stradina dietro la sua abitazione. Secondo i primi rilievi delle indagini, Vassallo è stato colpito con almeno nove colpi di pistola sparati dal finestrino verso di lui. La pista seguita dagli inquirenti in questo momento privilegia la vita amministrativa dell'ucciso, anche se non trascura altri possibili moventi. Vassallo era già stato sindaco del Comune di Acciaroli, ma nella scorsa tornata elettorale, a marzo, si era candidato da solo con una lista civica, «Cilento pulito», sempre però nell'ambito della coalizione di centrosinistra. Vassallo lascia una moglie e due figli.

IL PM - Il sostituto procuratore di Vallo della Lucania, Alfredo Greco commenta così a Sky Tg24 l'omicidio: «E' un agguato in stile camorra con modalità brutte e pesanti, un’esecuzione cattiva con troppi colpi sparati». Vassallo, dice Greco, «era una persona per bene, che metteva se stesso davanti all’illegalità. Il medico legale ha stabilito che è morto con i primi colpi, poi ne sono arrivati altri: il cadavere è crivellato di proiettili». «Negli ultimi tempi era preoccupato e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende. Era un uomo che si batteva contro l'illegalità ed era sempre in prima linea. Quando accadeva qualcosa di particolare sul suo territorio, me lo segnalava» ha poi aggiunto Greco. «Ci sono molte piste da seguire - ha detto ancora il magistrato - e per il momento non abbiamo un orientamento preciso sul possibile movente. Non sappiamo ancora - ha concluso Greco - neppure se abbiano agito una o più persone. Si può pensare di tutto».

L'AMICO MAGISTRATO - «Il mio caro amico Angelo è stato ucciso per un no di troppo. Un no pronunciato a gente che non ammette risposte negative. Un no detto in faccia alla camorra. Non ho dubbi» ha commentato il procuratore aggiunto di Torre Annunziata Raffaele Marino, che in Cilento da anni ha casa e che ben conosceva il sindaco di Pollica-Acciaroli. «Ha trasformato il porto e il centro storico tenendo presente una stella polare - ha aggiunto Marino - quella della legalità. Temo che la rinascita di Acciaroli abbia suscitato appetiti forti. Le modalità del delitto sono di chiaro stampo camorristico». Marino ricorda come ci sono stati in passato episodi di tentativi di infiltrazione dei clan nel tessuto imprenditoriale cilentano, quali quelli dei Nuvoletta, e del superboss Mario Fabbrocino..

CHI ERA - Vassallo era soprannominato il «sindaco-pescatore» e viene ricordato da tutti anche per le sue ordinanze singolari. Lo scorso gennaio firmò un’ordinanza che prevedeva una multa fino a mille euro per chi fosse stato sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette. Un modo per evitare di sporcare il paesaggio di uno dei comuni più caratteristici del Cilento, le cui acque del mare sono state più volte premiate con la Bandiera blu. Ma Vassallo, che decise di ricandidarsi a primo cittadino correndo da solo con una lista civica nonostante fosse un esponente del Pd, aveva anche avviato la vendita dei 150 loculi del cimitero della sua città in località Costantinopoli: una cessione per 99 anni destinata soprattutto ai tanti vacanzieri e stranieri che ogni anno, soprattutto d’estate, sono incantati dalla bellezza del paesaggio. Le tombe, inoltre, sarebbero state messe in vendita con una serie di moderne tecnologie compresa una webcam che rendeva possibile poter guardare, anche a chilometri di distanza, l’ultima dimora del proprio caro. Secondo quanto previsto dal progetto, nel cimitero ci sarebbero stati diversi optional, tra i quali un impianto audio di filodiffusione per rendere più agevole i momenti di raccoglimento.

ERA STATO DENUNCIATO - Il sindaco di Pollica poco tempo fa era stato denunciato. Le denunce nei suoi confronti - secondo quanto si apprende - per estorsione, concussione e reati contro l'amministrazione della giustizia, sono ora al vaglio degli investigatori e degli inquirenti per verificare se vi possa essere un collegamento tra queste e l'agguato mortale.

BERSANI - Cordoglio per la morte di Vassallo è stata espressa dal segretario del Pd Pierluigi Bersani: «Esprimo profondo sgomento per l'uccisione di Angelo Vassallo. Un'esecuzione feroce lo ha portato via alla sua famiglia e all'intera comunità di Pollica-Acciaroli. Un sindaco onesto e capace - ha proseguito Bersani - che ha saputo lavorare con spirito di servizio per affermare i principi di legalità, valorizzando le risorse migliori del territorio e testimoniando così, con il proprio impegno, la volontà di costruire un futuro diverso per la propria terra. Alla magistratura e alle forze dell'ordine spetta il compito di fare piena luce su questo efferato delitto e stabilire se debba essere ascritto alla ferocia della criminalità organizzata».

P.S. Una notizia che non avremmo mai voluto ascoltare questa. Perché il sindaco brutalizzato non era un uomo qualsiasi. Basta cercare il suo nome sul web per capire come il suo infaticabile lavoro sui temi del lavoro, dell'ambiente e della legalità stesse costruendo un futuro in una terra, come quella campana, dove ragionare di legalità e trasparenza non è (quasi) mai stato possibile.
Gente come il sindaco Angelo Vassallo meriterebbe di stare, e lo dico senza retorica, nel pantheon del centro-sinistra per avere avuto il coraggio di combattere contro logiche mafiose e clientelari che hanno infine travolto il suo corpo...ma non il suo spirito che speriamo animerà altri amministratori e politici italiani.

sabato 4 settembre 2010

SETTEMBRE: SI TORNA A LAVORO. RICOMINCIAMO DA QUI

Dopo una piccola pausa (meritata direi!), si torna al lavoro filosofico e politico. Lì'importante è, però, rimettere bene in moto la macchina. E, per farlo gradualmente per non andare sotto sforzo, ricordiamo qual'è il "demone" che anche questo modestissimo blog sta provando a sconfiggere: la VECCHIA MALAPOLITICA.
Spunti di riflessione ce ne sono stati in quest'agosto caldo che ormai ci ha lasciati (basti pensare al bell'incontro con Don Rocco D'Ambrosio). Stanno nascendo nuove politiche e nuove logiche (presto ne saprete di più...).
Insomma non è stato un mese vuoto e inutile (considerando come era iniziato).
Allora...bentornati amici! Vi propongo questo video esplicativo di cosa accade in questi giorni. Al minuto 8:20, infatti, il presentatore, visti i fischi a Marini, nota che il pubblico (=la gente di sinistra) è in disaccordo con l'idea di allargare la coalizione ai centristi. L'esclamazione di Marini è da incorniciare nella bacheca della malapolitica: "Fa niente..stanno sbagliando!" esclama l'ex-presidente del Senato. La riprova che i vertici sono distanti anni luce dai propri elettori.
Non è che è arrivato il momento della rottamazione? Sarebbe ora, direi!