sabato 19 novembre 2011

Noise from the Parliament

Il nuovo governo ottiene la fiducia al Senato e alla Camera. E il premier si becca pure una lettera dal buon Enrico Letta: una Lettaera (per chi non conoscesse il latino, il dittongo "ae" si legge "e")!
Accade allora che una parte del Pd (forse) già pensi a delle poltroncine piuttosto che concentrarsi su qualcosa di diverso che, prima o poi, andrà proposto alla gente per convincerla ad entrare in cabina elettorale! Qualcosa di questo tipo, ad esempio! "Continuiamo così! Facciamoci del male...". Anche senza fare il tunnel al Montblanc!

P.S. Aneddoto gustoso sull'attuale premier e su quando, a differenza di molti nostri politici, faceva un altro lavoro.

mercoledì 16 novembre 2011

Monti burns. Politics.

Questa nuova pagina dei Quaderni si limita a registrare le dimissioni di B. (queste le reazioni estere e queste quelle italiche). E' finita un'epoca. Ma non il suo spirito (sto riflettendo molto su quanto di berlusconiano rimarrà nella politica e nei cittadini stessi).
Eppure si deve andare avanti...e Monti sta per salire al Quirinale e mettere fine al totoministri.
Aldilà dei tanti pregiudizi che circolano, a questo nuovo governo sono appese molte delle nostre speranze.
Hoping that Monti "burns" (no...non lui!) the politics as we know it: affinché tagli i privilegi della casta con la mannaia!

venerdì 11 novembre 2011

Cinema, che passione: INCEPTION

Parte oggi una piccola rubrica di questi quaderni. Si chiamerà "Cinema, che passione".
Potrei partire dai tanti grandi film che ho visto e che ancora la mia mente conserva, ma scelgo di parlarvi (o di introdurvi) all'ultimo film che ho visto: Inception, film del 2010 diretto magistralmente da Christopher Nolan. So che non si dovrebbe fare nel consigliare un film...ma qui troverete qualche informazione in più!
Allora, perchè ve lo consiglio? Perchè un film che oscilla tra sogno e memoria (coinvolgendo quindi la psiche) va asoslutamente visto: un viaggio nei vari livelli della mente umana resta, ad oggi, l'unico viaggio che, senza la fantasia dell'arte, non potremmo fare.
Poi ve lo consiglio perchè, per complessità, è una tacca sotto i capolavori di David Lynch e quindi il tutto risulta perlomeno "più umano". Colonna sonora splendida, sia nei pezzi originali che nella famosa "Non, je ne regrette rien" di Edith Piaf. Insomma un film sorprendente e che, grazie a Dio, riuscirà a farvi pensare nei giorni seguenti alla visione.

P.S.#1 Dopo la visione, perplesso com'ero, ho voluto cercare una guida per orientare la mia pur salda interpetazione...e ho trovato questo articolo. Leggetelo anche voi...dopo aver visto il film, ovviamente.
P.S.#2 Sempre dopo aver visto il film, suggerisco una rinfrescata in salsa South Park: la puntata intitolata "Insheeption" (chiaro gioco di parole) resta una pietra miliare della serie (qui troverete un gustoso antipasto).

giovedì 10 novembre 2011

Mari(o) e Monti. Tutti e due.

Fate presto. E Napolitano se n'è accorto. E' il prologo ad un governo tecnico? Si pensa sarà proprio il neo-senatore a vita a guidare l'Italia in questa tempesta (per conoscerlo un pochettino meglio leggete pure qui e qui). Cosa servirà a Monti per far bene? Circondarsi di gente come lui.

mercoledì 9 novembre 2011

Que reste-t-il de nos amours?

Con 308 voti a favore, passa il rendiconto dello Stato. Ma non passa più il governo. D'altronde i numeri sono inequivocabili. Ma B. si dimetterà dopo il voto sulla Legge di Stabilità. In omlti però credono che Napolitcano debba fare qualcosa al più presto.
Eppure ripensando a tutto ciò che è stato, ho immaginato questo B. finito e stanco ad ascoltare la sua canzone preferita. Che poi, sotto sotto, è la domanda che ci poniamo un po' tutti: cosa resterà del nostro "amore"con B.? Probabilmente una marea di problemi.
E' finita un'era! C'est la vie!

martedì 8 novembre 2011

NON CI SI CAPISCE PIU' NULLA

Ieri Ferrara annunciava le dimissioni di B.. E la borsa si rialzava come per incanto. Poi B. smentisce e tutto torna come prima. L'annuncio di Ferrara l'ha fatto "per vedere l'effetto che fa", per dirla con Jannacci. E l'effetto è palese: ormai le borse (come l'Europa) non hanno più fiducia in quest'esecutivo e nel capo del governo.
In mezzo, è accaduto questo e addirittura questo.
Oggi, otto novembre duemilaundici, Berlusconi spiega che "continuerà a lottare", come nella classica tradizione dei generali che fanno affondare la loro truppa con loro. Ma appare emaciato, stanco. In Italia i conti non tornano. E non solo i suoi.
Un'idea me la sono fatta, però: Berlusconi, comunque la si pensi, è finito...e la lira...ops...la borsa s'impenna!

domenica 6 novembre 2011

Io e Renzi. Renzi ed io.

Che questo sia un bel segnale, non credo ci siano dubbi. Che queste siano parole corrette, credo che ci possiamo scommettere tutti. Che queste siano reazioni da ottusi e che queste siano parole dettate dalla paura e dell'amarezza di aver fatto il proprio tempo...bè credo che non ci sia nessun fottutissimo dubbio!
"Vai a lavorare!". "C'è gente che è morta!". Ma cosa stiamo dicendo!? Ma dove stiamo andando!? Ma ditemi almeno, come delle oneste persone fanno, quale idea uscita dalla Leopolda non vi piace e quale (addirittura!) vi piace. Verrebbe da dar ragione alle parole di Gramellini...
Eppure siamo ancora qui, io e Matteo (accostamento ingiusto..ma che bel ticket, no!?), a lavorare ogni santo giorno (con le dovute proprozioni) per il bene delle nostre comunità!
Quelle parole, dettate senz'altro da poco informazione, sono "travi" che si conficcano nel cuore di chi, come me, crede nella politica e che crede che ora tocchi davvero ai giovani. Renzi o non Renzi...

giovedì 3 novembre 2011

Te sento e nun te sento

Aaaaah quant'ha ragione!

Domani è un altro giorno. Grigio.

Oggi i soliti vanno avanti. Che tanto i problemi veri li vedremo dopo. Noi.

Leo-poldo

Sono di destra? No, sono di sinistra. E che vuol dire? Vuol dire che rispondo a chi vede in Renzi uno di destra (sulla mia pagina facebook il dibattio, seppur civile e cordiale come sempre, è stato piuttosto ampio e vario)...che non m'interessa tanto da dove viene una persona (per inciso, Renzi appartiene alla classica "sinistra cattolica" fiorentina) quanto dove vuole andare. Le idee, appunto. Le idee di un gruppo di persone e non di un solo individuo. Proposte, queste, che, anche a chi scrive, possono piacere o no. Ma che restano, ad oggi, le uniche in campo.
Per questo stimo Renzi: perchè è nuovo, dice le cose che van dette a chi dice alla mia generazione di aspettare e perchè il suo lavoro parla per lui (eccone un esempio). Non so dirvi se adeguato al ruolo di premier e non so se lo voterei nelle prossime primarie. Ma la verità è che è stato il primo, nel bene e nel male, a proporre qualcosina.
Fatto sta che è in campo e ha portato persino qualcosa di cui discutere nel tavolo delle alleanze (desolatamente vuoto da tempo, nonostante i tempi bui che meritano un minimo di riflessione anche e soprattutto dalle opoosizioni...). E se ricompone il tandem con Civati...

mercoledì 2 novembre 2011

P.P.P. Un ricordo

In vespa con Nanni. Nel tuo ultimo luogo. Sembra di vederti maestro.
A me è sempre parso, leggendoti, che tu sia andato via troppo presto. Ma forse l'hai fatto perchè ci avevi già detto tutto. Ma proprio tutto.

Continuiamo a farci del male

Esco piuttosto che restare a casa! Anche se è un po' kitsch. Forse.

Quando lei ha parlato io non l'ho interrotta

E' o non è un pezzo straordinario di tv? Magari metterlo al posto di quei dibattiti politici vuoti di idee e pieni di caos. Meglio questo dibattito, no!? :)

Quello che vorrai fare ha già una musica adatta #1

Avete mai guardato una persona negli occhi veramente? Avete mai domandato ai suoi occhi di portarvi in un posto più bello? Di portarvi, in pratica, nei suoi occhi?

Svalutations & Prisencolinensinainciusol (...alright!)

Papandreou sciocca tutti e propone il referendum sulle misure di austerity e sugli aiuti internazionali che salverebbero la Grecia dalla bancarotta.
Sovranità nazionale e autodeterminazione dei popoli sono ancora concetti forti e affidabili oggi? Mi sa di no!

lunedì 31 ottobre 2011

Un giorno che dura da un anno

31/10/10: oggi...un anno fa! Ricordarsi per caso, tra una chiacchiera e un'altra, che l'anno scorso vivevamo tutto questo, emoziona molto. Pelle d'oca e occhi lucidi: giorni pieni di politica e di vita.
Emoziona ancor di più pensare che fu solo l'inizio di un percorso (trionfale ma non agevole) che ha portato Gianfranco Lopane a diventare sindaco di Laterza e la coalizione di centro-sinistra al governo della città dopo dieci anni.
Per tutto questo, le Primarie laertine rimarranno per sempre uno delle esperienze più intense che io abbia vissuto.
E ricordarle è d'obbligo!

Di te. Della strada. E dei tuoi occhi.

Ho vissuto da un'altra parte per tanto tempo. Ora vorrei solo parlarti di come sia bello esser folgorati dai tuoi occhi. Questa canzone è per te che non sai niente di tutto ciò.

Mi dicono che sono di destra

Dai, (ri)comincio subito attirandomi le ire dei sostenitori dei normalizzatori da centralismo democratico e quelle di quelli che hanno sempre ragione: per me Renzi ha ragione.
E basta col cliché che siccome c'ha la parlantina facile, si veste benino allora è di destra. D'altronde, oltre alla falsa retorica, io altrove noto solo inciucisti e gente che affida i soldi pubblici a bancarottieri d'alto profilo.
Per ciò queste parole e queste idee sono degne d'essere sostenute.
Se volete chiamatemi destrorso. Io continuo a scalciare. 'Un si sa mai...

Un nuovo blog

Non c'è un perchè chiaro che spieghi come mai questo blog abbia subito un netto rallentamento durante quest'estate. Sarà che qui si lavora molto.
Da oggi questo blog riparte. Sarà più rapido, fresco. La grafica è nuova e più vitale. Sarà un blog che svarierà dal locale al nazionale. E da dire ce ne sarà molto...
Solo due cose sono sempre uguali: l'apertura e la condivisione che questo blog e i suoi lettori avranno nei confronti di tutti i visitatori che, per caso o necessità, si ritroveranno qui!
E' o non è un giorno perfetto?

mercoledì 29 giugno 2011

(AP)PUNTI DELL'AMMINISTRARE: l'area pedonale

Nuova pagina dei quaderni, nuova pagina amministrativa.
Poche righe per approfondire una recentissima ordinanza del comune di Laterza: la variante al traffico cittadino.
Il link spiega al meglio gli effetti dell'ordinanza: chiusura al traffico della piazza Vitt. Emanuele (tutte le sere dal 1 luglio al 31 agosto) e di via Roma (le sere del sabato e della domenica, dal 25 giugno al 30 settembre).
Un provvedimento che, per il week-end, ha creato un immensa area pedonale che sfrutta tutto il corso centrale e defluisce nella piazza più importante della città.
Domenica sera lo scenario, nonostante il forte vento di tramontana, era molto bello: gente a piedi, carrozzine libere di muoversi (senza fare slalom tra le auto in doppia fila), bambini in bici, bar e pizzerie che (a quanto da loro riportatomi) hanno avuto buona affluenza di clientela.
Ovviamente, però, i provvedimenti (soprattutto se radicali rispetto al passato) non possono accontentare tutti...e le critiche (lungi da me dal considerarle interessate a sollevare polveroni politici!) ci sono state.

Questo post nasce da promemoria ai critici.
1- L'ordinanza prevede, con la chiusura di via Roma, anche la chiusura di via Solferino e via G.B. Vico: il traffico, infatti, sarebbe defluito tutto in queste strade anguste con gravi disagi per chi vi risiede come me [via Solferino soffriva (il tempo passato è d'obbligo) da 14 anni la presenza sostenuta, rumorosa ed inquinante degli autoveicoli in fuga costretta da via Roma]. Problema risolto (temporaneamente, ma sono in studio nuove manovre ben più serie e definitive).
2- C'è chi sottolinea la difficoltà di attraversamento del paese per auto e mezzi pesanti. Bene, la risposta è semplice: per uscire da Laterza, tutte le auto si troveranno su viale Europa che, per costituzione, è la bretella più ampia ed utile per essere snodo stradale di Laterza.
Per i mezzi pesanti...il problema non si dovrebbe porre per niente poiché per quei tir che provengono da Ginosa e Castellaneta c'è un bel divieto d'accesso (puntualmente ignorato) che vieta l'entrata nel centro abitato.
3- Gli effetti del provvedimento, a mio avviso, si avranno con il tempo...quando anche gli eventi estivi stimoleranno ancor più la gente a lasciare la macchina in garage o parcheggiata per far due passi per le vie della città.

A margine del promemoria, inserisco le mie riflessioni (cercherò di parlare più da cittadino che da amministratore!) in materia.
Chi vi scrive crede fortemente in questo provvedimento. Lo dico da ragazzo che non disdegna le "spaccate" in auto su via Roma...e quindi parlo con sincerità! Credo che quest'ordinanza, lungi dall'essere mera applicazione del programma amministrativo votato dalla maggioranza dei laertini, sia un qualcosa che va ad insistere su quel senso di comunità smarrito, per il quale una passeggiata e un incontro fortuito per il corso con gli amici può far solo bene!
Si tratta anche di questo: rallentare la velocità dei tempi moderni ("Vado di fretta! C'è la fila dietro..ti chiamo domani!"). Ricercare il tempo per pensare, per vivere, per sedersi al tavolino di un bar a chiacchierare...senza l'assilo di trovare il parcheggio.
A mio avviso, si tratta di un provvedimento utile sotto il profilo comunitario, ancorché sotto quello salutistico.
Ci sarebbe anche l'aspetto pedagogico: un aspetto spesso sottovalutato...ma che forse rappresenta il cuore dell'azione amministrativa. Cambiare la mobilità o l'architettura di una città non deve mirare solo a cambiare l'aspetto della città...ma anche l'anima dei cittadini stessi: ci vogliono anni, ci vuole caparbietà...ma, probabilmente, in molti aspetti della vita quotidiana, è quello che davvero serve al nostro paese.
Perché amministrare significa anche rieducare/riabituare il cittadino ad un modo di fare perso o mai acquisito. Qui, però, nessuno ha ricette magiche e salvifiche! La pedagogia è cosa seria!
L'educazione si crea col tempo...parola di chi sta rieducando anche se stesso!

P.S. Con questa post s'innaugura una rubrica che spero vi piaccia e che stimoli intensi e fecondi dibattiti: (AP)PUNTI DELL'AMMINISTRARE.
Buona lettura!
A presto,
LM

venerdì 17 giugno 2011

ELLEMME...IS BACK!

He's back! E' tornato! Leonardo Matera: studente, blogger e, da poco tempo, consigliere comunale!
Si perché la nuova pagina di questi quaderni vuole ripartire ringraziando!
Le elezioni appena trascorse hanno visto la coalizione di centro-sinistra "Futuro Comune" vincere sul PdL (uscente)...portando quindi Gianfranco Lopane a diventare il nuovo sindaco di Laterza!
Risultato strabiliante nelle cifre e nelle emozioni. Emozioni anche un po' personali: 307 preferenze personali e tantissimi altri attestati di stima! Insomma: tutto davvero bello!
Chiedo scusa per l'assenza durata oltre due mesi ai miei amici lettori...ma, si sa, la campagna elettorale non da tregua e il tempo per scrivere era praticamente nullo. La promessa è, d'ora in poi, di non "abbandonarvi" più come ho colpevolmente fatto in precedenza.
Bene...e ora? Ora sono consigliere comunale delegato alle politiche culturali e a quelle giovanili: incarichi di forte responsabilità che pesano e appassionano al tempo stesso. Il lavoro non manca: tra la redazione del cartellone culturale LaterzaEstate e il miglioramento del servizio della Biblioteca Comunale (che si inserirà nel panorama delle biblioteche provinciali)...le mie giornate sono ben piene!
Ci sarà tempo per discutere, amiche ed amici. Ci saranno anche luoghi più istituzionali di questo. Eppure, come da tempo sapete, il mio blog potrà ben servire per comunicare con me e/o discutere di tutti gli argomenti che, di volta in volta, balzeranno all'onore delle cronache e della vox populi!
A presto,
LM

giovedì 17 marzo 2011

Una settimana da candidato: (im)pressioni ed emozioni

Come alcuni di voi sapranno, sabato scorso (dopo la ratifica del 9 marzo, ad opera del Coordinamento) il Pd ha presentato i suoi cinque nomi per la "lista" del csx alle elezioni amministrative (le cosiddette "comunali"), che si terranno i prossimi 15 e 16 maggio.
Tra i nomi figurano Sebastiano Stano (in lista dal 1 novembre, come da accordi pre-primarie), il segretario Tony Gallitelli, il giovane fisioterapista Antonio Fanelli, e la giovane madre e designer d'interni Rosaria Loforese e..."il giovane laureando in filosofia, blogger e, con Bruno Bongermino e Francesco Vasto, uno del trio del think tank Laterza2020" (cit. Michele Cristella).
Capirete che, per semplificare il nome del giovanissimo candidato occorre presentarlo con un nome di fantasia e, pertanto, userò chiamarlo "Leonardo Matera".
Scherzi e fantasia a parte, quella descrizione sopracitata parla davvero di me!
Che dire: questa pagina dei Quaderni Laertini nasce per raccontarvi un po' di impressioni, sensazioni ed emozioni di questa prima settimana da candidato.
Parto con una considerazione generica: che un ragazzo ventunenne sia candidato è cosa che non si vede tutti i giorni! E l'aver avuto questa chance mi inorgoglisce e mi responsabilizza tanto. Per questo il primo "grazie" va al candidato sindaco Gianfranco Lopane e al coordinamento del Pd.
La notte tra mercoledì e giovedì, io non ho dormito: troppa emozione, troppa adrenalina, troppa voglia di far bene. E' stato strano: non pensavo si reagisse così, con una voglia di spaccare il mondo degna del mitologico Ercole.
Queste, allora, le sensazioni a caldo! Ma a freddo, non è che sia andata meglio... :)
I giorni successivi mi son serviti per parlare e confrontarmi tanto con amici, coetanei, parenti e conoscenti...e le sensazioni sono state fantastiche!
Tanto fantastiche che mi hanno spinto a parlarne nella conferenza stampa di sabato. Molti, infatti, dandomi il loro sostegno, si sono spinti oltre e hanno usato parole davvero forti per descrivere (a mio avviso, meravigliosamente) la situazione attuale: tra un "noi giovani dobbiamo prenderci il futuro in mano" e un "a voi giovani spetta colmare positivamente le assenze e le mancanze dei vostri genitori", l'impressione forte che ho avuto è che la gente a queste elezioni premierà persone nuove e piene di energia.
Per questo, sabato ho osato dire che la mia candidatura, senza falsa retorica, è la candidatura di una (nuova) generazione che ha davvero voglia di impegnarsi per il bene comune. Una generazione che vorrebbe, una volta per tutte, travolgere la politica, cambiarla e riavvicinarla alla gente.
Non mi sento solo e non mi sentirò mai stanco...perché tutto l'affetto che quotidianamente ricevo mi da la carica giusta per affrontare tutto quello che dovrò affrontare!
Chiudo con le parole di un caro amico, non più giovane fuori ma giovanissimo dentro, che mi ha esortato a dimostrare, assieme ai miei coetanei, che per noi giovani la politica sarà, sempre e comunque, un servizio...e mai un "servirsi"!
Amiche e amici, (e)lettrici e (e)lettori [la "e" rende giustizia sia al fatto che siamo su internet, sia al fatto che spero di poter contare sulla vostra fiducia!], spero di convincervi durante questi due mesi che ci separano dalle urne. Di sicuro ce la metterò davvero tutta!
Sinceramente,
Ellemme

P.S. In questi mesi, so già che, per impegni, trascurerò il mio blog! Cercherò, comunque, di tenervi sempre al corrente su quel che succede..e soprattutto delle occasioni pubbliche delle quali sarò protagonista!
Un abbraccio

venerdì 25 febbraio 2011

Tutto cambia perchè tutto cambia: la perversione del cambiamento

" Mi piacerebbe vivere il cambiamento. Perché "vivere il" cambiamento significa "vivere nel" cambiamento. Ma un vero cambiamento dev'esser totale. Totale perché culturale: qualcosa non cambia mai "da sé", ma sempre in funzione di una temperie dovuta ad un pensiero radicale e trasversale.
Il cambiamento, allora, non inerirà mai solo un aspetto del reale, ma dovrà investirne la totalità. Tutto cambia perché tutto cambia. "
Queste parole, scritte da me sul mio profilo di facebook, sono lo spunto per questa nuova pagina dei Quaderni Laertini.
"Questo paese ha bisogno di rinnovamento: via le facce di un tempo, vengano le facce di questo tempo!" - spesso sento in giro, più o meno da gente di tutte le età, sessi ed estrazioni sociali, queste beneamate parole.
Il cambiamento e tutti i suoi (parziali) sinonimi sono l'oggetto del contendere ormai da tempo. E tutti i partiti se ne sono accorti: dal Pd (che ha un candidato sindaco trentenne) al Pdl (che ora ha coniato il motto "Rinnovamento nelle idee, continuità nei fatti": quali fatti, però, non si sa!)...passando per i nuovi(?) arrivi politico-associazionisti di "Tradizione e Progresso" e "Labortatorioincomune".
Tutti, dicevo, inneggiano al cambiamento/rinnovamento: chi nei volti, chi nei modi, chi nei toni, chi a parole.
Oggi non parlerò di politica, ma di una questione filosofico(-politica) molto sottile. A costo di perdere qualche assiduo lettore in cerca di non so quali critiche politiche, lo ammetto: la mia visione della politica mi porta anche ad esaminare questioni concettuali.
Dicevamo: secondo me, il cambiamento/rinnovamento, quello vero, non è vero se non è globale, totale.
Mi spiego: anche se la politica propugna il cambiamento/rinnovamento, resterà molto difficile che, solo grazie ad uno sforzo "politico", ci sia effettivamente un cambiamento.
Non serve, in poche parole, che cambi solo un aspetto della realtà. Questo perché il cambiamento/rinnovamento non ha bisogno meramente di esistere, ma ha bisogno di esser letto, comunicato, diffuso, compreso. Ma come può una società ancora impantanata nelle vecchie logiche leggere/comunicare/diffondere/comprendere il cambiamento? Evidentemente, non può.
Non si può, a mio avviso, pretendere un cambiamento dalla politica, ad esempio, se non cambia la società e i suoi schemi di comprensione/lettura. Il cambiamento c'è se viene percepito. E viene percepito, se i mezzi d'informazione, le formae mentis, le persone...cambiano. Da qui deriva la tautologia del titolo: TUTTO CAMBIA PERCHÉ TUTTO CAMBIA!
Ma le persone e le loro categorie di comprensione cambiano..se anche la politica cambia! E' un gioco "perverso" quello che vi sto proponendo stamattina: "tutto cambia perché tutto cambia" è anche, con una lettura trasversale, "nulla cambia se tutto non cambia!".
Una dialettica, insomma. Pura perversione (meta)fisica per un mondo migliore. In questa dialettica non c'è negazione, ma continua sintesi (Hegel mi scuserà: ma io non sono hegeliano!). Tutto gli aspetti del reale interagiscono e si sforzano insieme per il superamento del consumato, del passato.
Una tensione declinata al futuro che, però presuppone una forte comunanza d'intenti. La domanda è: coloro i quali parlano di futuro (a parole o scrivendo sui giornali!) come fosse una meta bellissima, sono tutti interessati a raggiungerlo?

domenica 13 febbraio 2011

Sono realista: voglio la Luna. E la raggiungerò

A vent'anni (ventuno, per la verità) non è facile tuffarsi in scenari neanche lontanamente immaginabili (e immaginati) quando, pochi anni prima, si parlava con gli amici di politica e di cambiare il mondo.
Se devo dirla tutta...per leggermi e comprendermi occorre un piccolo manuale di istruzioni, un vademecum utile a tutti.
Il post precedente (velenoso, bastardo, cattivo)...rispecchiava il mio stato d'animo fino a ieri sera. Perché dopo le 22:00 circa non mi sentivo più così.
Mi hanno rimbrottato in tanti, amici (davvero immensi) e famiglia (davvero sorpreso di vederli alle 21 a casa perché papà voleva che mi parlassero).
Tutti, però, evidentemente, non avevano bisogno di leggere un manualetto di "Guida a Leo"...perché chi ti conosce sa come sei e come stai dagli sguardi e dalle poche parole che la tua bocca emette.
Il mio manuale contiene solo qualche aggettivo, evidentemente fondamentale: sono orgoglioso, volitivo, testardo (ma non arrogante) e ambizioso quanto basta. Un pò lunatico, non lo nego.
La mia famiglia, dagli zii ai cugini dei miei, mi ha invitato a star calmo..."che la politica è così, ma tu sei un bravo ragazzo e ti prenderai le soddisfazioni che meriti...e cambierai quello che c'è da cambiare, con i tuoi amici!".
Alla fine ho pianto ed ho inviato un po' di sms a delle persone davvero importanti per me. E poi, ovviamente, altri amici (la comitiva di sempre) mi ha confortato ancor di più.
Questo post è una promessa che ho fatto a queste persone con il cuore in mano: riparto con tanta voglia, tanto cuore e tanta testa. Avevo bisogno di sfogarmi un po'. Ho visto che non sono solo (lo sapevo già...ma repetita iuvant) e sono pronto a spaccare il mondo.
Questo viaggio è appena cominciato...il biglietto l'ho già obliterato, ho occupato il mio posto. Sarà un viaggio lungo, cercherò di non perdere la calma e di aiutare tutti a raggiungere la meta finale: il futuro.
D'altronde, il vero Seneca lo disse: attraverso le asperità si arriva alle stelle.
Sono pronto!

giovedì 10 febbraio 2011

SOSTIENE MATERA



Che io non sia Thomas Mann, come il buon Pereira, questo è ovvio. Il contesto storico-sociale nel quale vivo è, per fortuna, diverso rispetto agli anni nei quali "vive e opera" il Pereira di Antonio Tabucchi.
In questa scena tratta dal film "Sostiene Pereira" (il mio consiglio è di leggere il libro e poi vedere il film: entrambi stupendi), la signora Delgado suggerisce a Pereira di "fare qualcosa, raccontare quello che succede, fare sentire che non è d'accordo". Sono gli anni tetri del fascismo portoghese di Salazar. I miei, dicevo, sono tempi migliori. Ma, si sa, che anche quando tutto va bene c'è qualcosa che non va.
La Laterza nella quale vivo, come l'Italia, è un paese tristemente depresso e schiacciato nella noia e nell'apatia della vita quotidiana. La colpa è di tutti: perchè dove uno rinuncia a cambiare, l'altro contribuisce a peggiorare.
E siccome non sono Thomas Mann (e neppure Pereira che almeno aveva un giornale su cui scrivere!), la mia opinione la leggono in pochi ma la leggono bene. E io la scrivo su questo blog.
Questo paese vive male e, probabilmente, sempre peggio vivrà per colpa della politica. O, perlomeno, la politica fatta come la si faceva prima. Non è nell'anagrafe, però, che una politica è vecchia...ma nei modi.
Laterza, come l'Italia, ha bisogno di verità dopo aver dormito per anni pensando che tutto andasse bene.
Laterza, come l'Italia, ha bisogno di persone che facciano politica per passione e non per tornaconto economico o di visibilità.
Laterza, come l'Italia, ha bisogno di riappassionarsi alla politica, alla cultura e alla vita.
Laterza, come l'Italia, ha bisogno di una scossa forte della realtà, di umiltà, di tenacia e di moralità.
Io sono solo un giovane teorico innamorato delle parole ma che conosce il peso delle azioni. Ho provato a fare quello che ho poco sopra riportato: sono soddisfatto e sono anche cresciuto molto. Forse troppo.
Io sono per un modo nuovo di far politica che agisca, con tutte le persone di buona volontà (e, quindi, me ne sbatto dell'anagrafe), nel senso da me indicato.
Non m'importa l'età, ma la mente: le persone valgono se sanno ragionare.
Non m'importa dei voti e non m'importa delle liste...m'importa delle idee e delle emozioni che queste possono trasmettere.
Probabilmente, per come ragiono io...la sinistra non vincerà mai. Ma, infondo infondo, vincere senza saper che fare...a cosa serve?
In questa fase, la sinistra laertina (me compreso) si sta arrovelando con passione sul "cosa fare e come farlo". Ma ben presto arriveranno i tempi delle scelte che "contano di più". Lì io non ci sarò, per scelta personale. Mentre altri torneranno. Come sempre, d'altronde.



Anche Pereira alla fine diventa rivoluzionario e grida contro lo schifo che lo circonda (come dovrebbe fare ogni persona colta). Matera, invece, è più giovane ed è sempre stato rivoluzionario. Rivoluzionario di sogni. Perché così capiva la realtà...che, infondo, è un sogno all'incontrario.

PENSIERI DEL (DIS)IMPEGNO - Atto II

Riflessione internazionale: Egitto, Marocco e (tra pochissimo, a quanto pare) Libia sono in rivolta (chi da tempo, chi da poco). Quella egiziana (l'unica effettivamente in corso), l'hanno chiamata "rivoluzione della Dignità" contro un regime illiberale.
Le lucide riflessioni di Barbara Spinelli (questo il link) sono interessanti perché portano all'attenzione del lettore le peculiarità della non-rivolta italiana. Parlando dei perché di una immutata leadership del premier si cita lo scrittore Izaguirre che ebbe a dire: "Le sue debolezze sono in realtà forze nascoste: "La corruzione, quando si espone, crea meraviglia. La capacità di scansare ogni controllo e di schivare la giustizia affascina. Affascina anche l'epifania finale dell'anziano concupiscente. Nella "rivoluzione del gusto" che questi impersona, l'epifania è l'unica opzione per l'uomo maturo moderno, e ineluttabilmente attrae un elettorato che condivide sogni di eterna gioventù".
E' interessante e, a mio avviso, condivisibile questo discorso: Berlusconi è come tutti(!) vorrebbero essere. La ricchezza, le belle e giovani donne a disposizione, il potere...a chi dispiacerebbero?
Le contromosse? La Spinelli suggerisce che "nessun politico dovrebbe, oggi, invitare gli italiani a sognare un paese diverso. L'Italia ha già troppo sognato. Nel caldo delle illusioni ha disimparato lo sguardo freddo, snebbiato. Non di sogni c'è bisogno, ma di risvegli". Giusto, per carità. Ma come fare?
L'assonnato, si sa, capisce solo il sogno. E il sogno è, spesso, più bello della realtà. Per farla breve: per svegliarmi ho bisogno di essere scosso. Ma non sempre ciò che vedrò mi piacerà...e probabilmente vorrei ricadere nell'ovattato sogno che facevo pocanzi.
Per carità, ciò che dice la Spinelli è essenzialmente giusto...ma pone il grosso problema della "forza della realtà" contro la "forza del sogno". La realtà potrebbe vincere solo "ai supplementari", dopo una guerra di logoramento. Ma, in questi tempi "del tutto e subito", siamo sicuri che ci sarà ancora un'Italia-dopo-il-sogno? E che Italia sarà?
Dopotutto, credo sia legittimo che gli scarsi investimenti nella cultura e nell'istruzione siano parte di un "piano" (lungi da me paventare ipotesi spionistiche, però), di una strategia volta a logorare, a consumare il lato critico (e, se vogliamo, morale) del pensiero degli italiani. Berlusconi è ormai il (sex) symbol di molti italiani a-critici (e in questo discorso non c'è la presunzione di verità che spesso si imputa alla sinistra o al pensiero libero). Berlusconi è, freudianamente, l'Ideale dell'Io italico. E come può un uomo battere il proprio Io Ideale, se quest'ultimo è sempre e comunque migliore?

P.S. In queste settimane, nelle quali divampava il caso Ruby, lo scandalo concussio-sessuale del premier...il mio blog è stato fermo causa preparazione esame di Storia Moderna. Ho ripreso i miei pensieri con la parte critica all'evento, conscio del fatto che siate già ben informati dell'accaduto.
Un caro saluto,
LM

PENSIERI DEL (DIS)IMPEGNO - Atto I

Alla sinistra che vorrei, alla Laterza che vorrei e all'Italia che vorrei servirebbe un pensiero, un'idealità capace di guardare oltre il 900 e i suoi schematismi ma che ne ricordi la storia e le strutture. La storia del 900 porta con sè conquiste e brutture.
Il ricordo, in questa fase, è fondamentale: non immobile ma dinamico. Dal ricordo delle conquiste si riparte, da quello delle brutture si ri-perde.
Andare oltre è un movimento del pensiero e del cuore. E' comunque un "moto a luogo". E' un viaggio del quale però si sa da dove si parte ma non si sa dove s'arriva. E' come fare un biglietto per l'Isola che-non-c'è.
Molte volte, addirittura, "si va oltre" andando verso un luogo che ancora non esiste. Ed allora il viaggio "che-dove-va-nessuno-sa" diventa un difficile viaggio nel "deserto del tempo" che è il futuro.
Dobbiamo ritornare all'emozione che una volte si provava pensando al futuro: la paura. Oggi si ha una terribile paura del presente. Un tempo il futuro spaventava perchè è l'unico luogo dove l'impossibile è possibile.
Il futuro, insomma, spaventava perchè era (potenzialmente) troppo bello. Occorre tornare ad avere paura della bellezza: perchè solo la bellezza (delle azioni e dei pensieri) salverà il mondo.

martedì 11 gennaio 2011

2011: L'ANNO DELLA VERITA'

Care lettrici e cari lettori di questo blog,
questo post è per scusarmi, anzitutto, per l'assenza di aggiornamenti di questo mese! Natale è passato e siamo entrati nel 2011...per il quale vi auguro che tutti i vostri desideri e i vostri progetti si realizzino appieno.
Ci eravamo lasciati con un Governo sull'orlo della sfiducia: per onor di cronaca il pericolo è stato scampato perchè, come al solito, il mercato dei parlamentari è sempre aperto e la merce certo non manca. Fiducia sì, allora, ma molto molto debole. Prossimamente, infatti, non mancheranno i banchi di prova per la maggioranza...e ne vedremo sicuramente delle belle!
E ci eravamo lasciati con un'analisi laertina che potrei anche confermare oggi. Infatti è cambiato ben poco negli assetti politici rispetto ad un mese fa: la sinistra sta imbastendo programma e lista, la "due destre" (PdL da una parte e UdC-TP dall'altra) sono, oltrechè separate, anche senza programma, lista e, soprattutto, capitano.
Eppure, sotto l'albero di Natale, il PdL ha trovato il carbone (anticipato) di Minei che, salutando il suo vecchio partito, strizzava (e strizza ancora) l'occhio all'altra destra che, così facendo, sottraeva un altro pezzo pregiato dell'amministrazione uscente. Evento raro ed unico al tempo stesso: un amministratore stimato come Minei non sbatte la porta senza motivo! Il PdL dovrebbe pensarci...
D'altro canto, il mio amico Gianfranco, candidato sindaco del centro-sinistra, ha parecchie grane da risolvere (e noi con lui): la lista, vero ricettore dell'attenzione della cittadinanza, non può non essere rinnovata e competente. Eppure ciò potrebbe infastidire qualcuno che, forse, non ha capito che non sempre chi eredita il voto può vincere. Nessuno è contro gli "uscenti" che vogliono rientrare...ma far diventare la loro ricandidatura un automatismo mi sembra eccessivo.
Ragioniamoci, allora. Anche se a dirvelo è un giacobino, come dite voi. Anche se a dirvelo è uno che, essendo giovane, vi ha un pò rotto le uova nel paniere. Anche se a dirvelo è uno che state osteggiando politicamente e, forse, umanamente. Anche se a dirvelo, insomma, sono io.
A presto