mercoledì 27 ottobre 2010

UN FUTURO COMUNE: ALLE PRIMARIE, GIANFRANCO LOLPANE

Amiche ed amici, questo è il link per sapere tutto quello che vi serve per cambiare il futuro di Laterza. Le primarie, ormai è ufficiale, si terranno domenica 31 ottobre. E, manco a dirlo, io ho scelto, ormai da tempo, Gianfranco Lopane.
Se è anche voi siete stanchi di vedere stesse (stantie) idee e stesse (stantie) facce..scegliete Gianfranco. Ad aiutarlo in questa battaglia ci sono tantissimi giovani come me che, da folli realisti, si sono messi in testa, con tantissima passione, di disegnare insieme un futuro comune. La scelta di domenica è cruciale!
Per maggiori ed ulteriori informazioni, anche e soprattutto sulle idee messe in campo da Gianfranco Lopane e L2020, visitate il sito web di Laterza2020. Sosteneteci amiche ed amici, continuate a farlo come avete fatto in questi mesi: ora però siamo alla stretta decisiva! L'ultimo sprint lo diamo insieme: CREDIAMOCI!!!

sabato 16 ottobre 2010

IN INTERNET VERITAS

La ricordate la legge "Ammazza-blog" tanto agognata dal governo (ancora) in carica? Come no! Quella che avrebbe voluto limitare l'informazione anche sul web. Se davvero non la ricordate, vi suggerisco approfondimenti leggendo qui, quo e qua. E' una legge che, purtroppo, sta tornando. In parlamento e en plein air, in pubblico insomma.
I blog, e soprattutto i blogger, vengono dovunque accusati di diffamazione e chiunque ne vorrebbe la chiusura.
Mi (e vi) domando il perché di questa "persecuzione". Sarà che su internet gira e si fa sentire la vox populi che, seppure non è propriamente vox dei, comunque la si veda dice le cose come (più o meno) stanno...aggiungendo, ovviamente, l'ironia ed il sarcasmo che rendono le idee ancora più comprensibili.
E se a capo di questa "persecuzione" si ergono politici e politicanti di ogni "misura" ed estrazione (pseudo)parlamentare la cosa è ben più chiara: la politica, a volte, ha paura della verità. Perché la verità ti fa male, lo so...





Lo so che non ho sbagliato una volta e mai sbaglierò
(la verità ti fa male, lo so)
Non dovresti pensare a me
ma stare più attento a te
C'è già tanta gente che
ce la su con te, chi lo sa perché?


Caterina Caselli docet!

sabato 9 ottobre 2010

Laterza2020 non si ferma: che le volpi se ne facciano una ragione!

Naviganti, è online il sito web di Laterza2020. Visitate tutte le varie sezioni...troverete spazio per le vostre idee con le varie discussioni sul forum, così come sranno proposti vari sondaggi, per non parlare degli aggiornamenti sulla vita politica e non della città di Laterza.
E' un progetto, quello di Laterza2020, che sta crescendo...e crescerà checchè ne dicano i mestieranti che, come potete notare, vogliono sempre mettere in soffita il rinnovamento. Ma ora no...ora c'è chi non abbasserà la voce e lo sguardo: giovani sì, fessi no!

P.S. Per lasciarvi, vi suggerisco l'ascolto di questa canzone che un mio caro amico mi ha a sua volta girato: non trovate nulla di familiare?!?

giovedì 7 ottobre 2010

CIAO SARAH

Amici, stanotte la verità sulla sorte di Sarah Scazzi è venuta a galla: è morta strangolata e violentata dallo zio. Io non ho parole e preferisco lasciare un breve post per ricordarla. E' stata nei nostri pensieri sempre...sorella per i suoi coetanei, figlia per gli adulti. Non ci sono spiegazioni ne possibili scuse per un atto così vigliacco e inumano.
Vi lascio con questo video che io stesso ho avuto difficoltà a guardare.
"Si può misurare il moto dei corpi, non l'umana follia". E questa è la riprova che Newton non si sbagliava!

lunedì 4 ottobre 2010

Il Manifesto dei cervelli in fuga (di Mauro Munafò, da L'espresso.it)

E' una classe dirigente in esilio. Giovani con laurea e master fuggiti dall'Italia per cercare un posto in cui essere valorizzati senza giochi di potere, parentopoli e raccomandazioni. Esperienze e storie che provano a riunirsi intorno a un Manifesto degli Espatriati, un agile documento di dieci punti che fotografa la situazione del Bel Paese tra ricambi generazionale mai avvenuti e welfare state inesistenti.

E' questa la provocazione lanciata da Sergio Nava e Claudia Cucchiarato, autori rispettivamente di "Fuga di talenti" e "Vivo Altrove", due libri che denunciano la situazione dell'emigrazione professionale dal nostro paese: la cosiddetta fuga dei cervelli. Il loro manifesto, appena lanciato, vuole "denunciare tutto ciò che in Italia non funziona – recita il testo - impedendo ai giovani di emergere: dai processi selettivi carenti alla gerontocrazia e raccomandazione imperanti, dal Welfare State inesistente per i giovani al ricambio generazionale mancato.

Il "Manifesto" mette nero su bianco le cause dell'espatrio di centinaia di migliaia di giovani italiani. Brillanti, ma senza gli "agganci" giusti". Un documento aperto alle firme di tutti quegli italiani emigrati che sperano un giorno di tornare, ma con un paese diverso da quello che hanno lasciato. "Dalle storie che abbiamo raccolto – spiega Sergio Nava, autore di "Fuga di talenti" - emergevano quasi sempre gli stessi motivi che costringevano i ragazzi alla fuga. Allora abbiamo deciso di lanciare questo manifesto per inviarlo alle autorità e far crescere la consapevolezza di questo fenomeno in corso".

Una corsa all'estero dei talenti più preparati, aggravata dall'incapacità del nostro paese di attirare i cervelli altrui. Secondo i dati di una ricerca della fondazione Debenedetti, su cento laureati nel nostro paese solo il 2,3% sono stranieri, mentre la media dei paesi Ocse è del 10,45%.

I laureati italiani che sono andati a lavorare in altri paesi Ocse sono quasi 400 mila, mentre solo 85 mila sono gli stranieri arrivati qui con laurea: un saldo negativo di oltre 300 mila cervelli. "Questo dato – spiega Nava – è ancora più preoccupante se si considera che la percentuale di laureati in Italia è molto bassa e quei pochi che abbiamo sono costretti ad andarsene".

Numeri completi sul fenomeno non ne esistono, e anche l'anagrafe degli italiani all'estero raccoglie solo una parte dei connazionali andati via. Anche per questo Repubblica.it e Claudia Cucchiarato hanno lanciato un censimento per radunare dei dati utili.

Le iniziative degli ultimi anni per il "contro esodo" di cervelli, promosse da Regioni e Governi, non hanno ottenuto grandi risultati. "Il problema – continua Nava – è che questi ponti creati dalle istituzioni con agevolazioni fiscali sono giusti, ma se dall'altra parte del ponte rimane il sistema italiano, allora perché tornare? Chi ha 35 anni è considerato un ragazzino, chi ha un curriculum internazionale finisce dietro a chi è stato sempre fedele a un sistema". Più che una semplice denuncia del fenomeno, che va avanti da più di dieci anni, il Manifesto degli Espatriati vuole però costruire una comunità e dargli una voce. "Chi va via dall'Italia finisce per tagliare i ponti con il mondo del lavoro italiano, in cui un curriculum vitae internazionale conta meno di un cognome. Se vai in un altro paese significa che non esisti più per l'Italia, e questo non è possibile".

Ecco allora che il Manifesto cerca di riunire la massa critica degli emigrati per farli "pesare" davvero e fare pressione contro la mentalità provinciale che domina nei piani alti nostrani. Il punto numero dieci del manifesto è, in questo senso, un piano di battaglia: "Noi giovani professionisti italiani espatriati intendiamo impegnarci, affinché l'Italia torni ad essere un "Paese per Giovani", meritocratico, moderno, innovatore. Affinché esca dalla sua condizione terzomondista, conservatrice e ipocrita. E torni ad essere a pieno titolo un Paese europeo e occidentale. Ascoltate la nostra voce".