giovedì 22 luglio 2010

CONSIDERAZIONI (IN)ATTUALI

Uff..che caldo! Mano male che ieri ho dato l'ultimo esame estivo...e, con grande soddisfazione, mi sono guadagnato un bel 30 e tanti complimenti dal professor De Natale per la mia esposizone su Nietzsche. Dunque, tanta gioia.
E ora? Mare? Si, ma non troppo. Perché chi è impegnato (sul serio) in politica non è che abbia tanto tempo per il divertimento. E qui, a Laterza, la carne al fuoco (politicamente e culinariamente parlando) non manca mai.
Tornando da Bari ieri, notavo che più ci si avvicinava "o pais" più aumentava la tristezza. E neanche ieri sera, con la piazzetta del Diaz affollata di ragazzi/e, quest'idea mi ha abbandonato: Laterza è ormai un paese triste. E, in quanto triste, pigra. Quasi ingobbito e infiacchito (anche tra i giovanissimi). Sarà il caldo? In minima parte, forse. Eppure credo sia qualcosa di più intimo: come un laccio stretto al cuore e all'anima. Laterza è lì, parcheggiata senza voglia di reagire sulle panchine a godersi un'estate odorosa (perlopiù di Progeva!) e infruttuosa.
E che cosa si può fare, tra uno sbadiglio e una vuota chiacchierata al bar? Riportare l'allegria. Risposta ovvia, no? Eppure è ciò che serve. Il mio paese ha bisogno di guardare lontano con il cuore in mano, ha bisogno di respirare (veramente) a pieni polmoni (e possibilmente dell'aria pulita!), di pensare, di sentirsi giovane, di ridere, di danzare, di informarsi, di lavorare e di risposarsi. In breve, il mio paese ha bisogno di tornare a vivere. Bene, in allegria. Con un euforia realista che faccia sognare con i piedi ben piantati a terra.
Come dite??? Che centra la politica in tutto questo??? Vedrete...

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