mercoledì 1 dicembre 2010

La politica laertina ai tempi del panettone

"Sabato sera sono stato a Laterza (Taranto) per presentare il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali. Si chiama Gianfranco Lopane ed è un giovane ingegnere gestionale laureato al Politecnico di Bari che ha stravinto le primarie con quasi duemila voti. Mi ha commosso sentirlo parlare con competenza ed emozione della sua città". Così Michele Emiliano commenta, sulla sua pagina Facebook, la serata laertina. A lui (che ha promesso di tornare e noi, chiaramente, lo aspettiamo a braccia aperte!) ri-va il mio più sentito ringraziamento, anche a nome dei 2020boys&girls, del csx partitico e associazionistico..ma anche (e soprattutto) di tutta la cittadinanza che, sabato sera, è stata ammaliata da questo gigante della buona politica.

Eppure the "show must go on". Andiamo avanti, allora. Quali sono i prossimi passi, dite? Io "milito" nel centrosinistra e, dunque, di centrodestra ne capisco poco. Eppure due parole le spenderò pure per l'altra fazione.
Dicevamo "show must go on". E lo spettacolo continuerà per tutti.
Urge, per cominciare la delucidazione, una riflessione costruita sulla fonetica inglese. La terminologia verbale "go on" in inglese si pronuncia allo stesso modo di "gone". Chiaramente, però, i due verbi hanno significato diverso. Chiarisco meglio: "go on" ha il significato di "andare avanti" o "continuare"; mentre "gone" significa "andato", "finito", "passato", "spacciato", "perduto". Capite ora che ad una similissima pronuncia non corrisponde una interpretazione altrettanto speculare.
Ma, allora, per chi lo spettacolo ha buone possibilità di proseguire (go on) e per chi, invece, sembra, a mio modo di vedere, ormai alle battute conclusive (gone)?
Il centrosinistra, anche grazie alle primarie, ha trovato una quadratura per quanto riguarda il capitano della squadra, per un impalcatura programmatica e per i criteri per la formazione della lista (competenza, moralità, parità di genere, assenza di conflitto di interessi). La volontà, inoltre, è quella di comporre una squadra che, partendo dai suddetti criteri, valorizzi il "nuovo che avanza" senza per questo estirpare quella giusta esperienza che può far solo bene in un'amministrazione comunale. Tutti i partiti, inoltre, si stanno impegnando come possono, assieme al candidato sindaco per recuperare lo scontento Stano e serrare definitivamente le fila. Le premesse sono ottime ed incoraggianti: lo show può andare avanti (ci è scappata anche la rima, mi è aumentata anche l'autostima!...altra rima).
Il fronte centrodestra appare ancora frastagliato: quattro candidati per il PdL (Iacobellis, Minei, Pugliese, Saccomanni) e tre del neonato movimento Tradizione e Progresso (Di Lena Vito, Perrone Francesco, Catucci: ho specificato i nomi dei primi due non per preferenza ma per evitare omonimie). Tutti candidati, qualcuno un po' più degli altri ma tutti legittimati e auto-legittimantesi.
Qualcuno lascia commenti laconici su facebook, qualcuno gira per la città dicendo, quasi in lacrime, di essere pronto ad un passo indietro, qualcuno gira per bar ridendo e scherzando con la gente mentre riassapora la luce dopo anni di buio. Qualcuno là, qualcuno qua, qualcuno lì.
La vox populi, sempre arguta e preparata, annuncia un ricompattamento imminente del gruppo destrista. E la suddetta vox, sibilando, dice anche il perché: paura di perdere il piccolo scettro, la rete di potere creata in circa 10 anni di amministrazione. Questo, però, lo dice il popolo. Come dite? Il Presidente del Consiglio ha detto che il popolo ha sempre ragione (quando sceglie lui!)? Ah bè, forse gliel'ha detta Putin!
Tornando seri: il centrodestra è lontano da un definitivo assetto (compatto o diviso). Quindi lo show, almeno per ora, sembra, per loro, ai titoli di coda. E ciò sembra ancora più vero anche per un dato meramente politico: in questi 297 giorni senza sindaco, il PdL è stato pressoché assente dalla piazza e vuoto in proposta politica. Pertanto, aspetto con impazienza una idea, una parola di verità su tutto anche dal cdx. E sarò qui, pronto a parlarne criticamente (nel senso greco del termine!).
Eppure, amiche e amici, la situazione è talmente atipica da crearmi pensieri, ma soprattutto dubbi. Ho parlato con un esponente politico del centrodestra laertino, il quale mi riferiva della sua sicurezza nella riappacificazione della ex-maggioranza..e poi della loro vittoria finale. Non mi ha affatto convinto, per esser sinceri. E i dubbi son restati e credo che con me mangeranno il panettone.
Anche perché, scrisse Luciano De Crescenzo nel suo libro intitolato Il dubbio: "Solo gli imbecilli non hanno dubbi!", "Ne sei sicuro?", "Non ho alcun dubbio!".

P.S. In inglese le frasi corrette per esprimere le differenze emerse da quest'analisi sarebbero così: "the show must go on" e "the show is gone", "lo spettacolo deve continuare" e "lo spettacolo è finito".
A presto

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