mercoledì 16 giugno 2010

La storia degli altri (da Pastorale Americana di Philip Roth)

[...]Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d'acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l'affronti con larghezza i vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male.
Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato.
La capisci male prima d'incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l'incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell'incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato.
Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è', veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci.
Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia cosi' importante, la storia degli altri, che si rivela prima del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l'intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri?
Devono, tutti,andarsene e chiudere la porta e viver isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza?
Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non e' vivere.
Vivere è' capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male.
Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando.
Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di avere ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita.
Ma se ci riuscite...Beh, siete fortunati.

3 commenti:

  1. Complimenti per il tuo blog: e' interessantissimo e' belissimo; buon lavoro.
    Avra' la mia modesta occhiata quotidiana.
    Ciao nino

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  2. Complimenti per il tuo blog: e' interessantissimo e bellissimo; buon lavoro.
    Avra' la mia modesta occhiata quotidiana.
    Ciao nino

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  3. Ti ringrazio Nino. Continuerò a curare questo blog che, ripeto, è mio solo nominalmente. In realtà, è di/per tutti coloro i quali sono stufi di vedere la quotidianità scialba. E, prtanto, vogliono far fiorire una nuova cultura politica e una nuova politica culturale anche a Laterza.
    Spero di incontrarti presto per una chiacchierata filosofico-politica.
    Un abbraccio,
    ELLEMME

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