mercoledì 16 giugno 2010

Università di Taranto: perse tre lauree (di M.R. Gigante, da La Gazzetta del Mezzogiorno)

La Taranto che perde pezzi, la Taranto dei tagli, ora perde anche spazi dell’offerta formativa accademica. «Oppressa» dall’esigenza di razionalizzare le risorse umane e finanziarie e dai parametri sempre più stretti da rispettare per tenere in piedi un corso di laurea, l’Università di Bari cancella nell’offerta formativa del prossimo anno a Taranto un pacchetto piuttosto significativo di opportunità. Si tratta - con qualche possibile distinguo rispetto alle previsioni per il futuro - dei corsi di laurea in Scienze della maricoltura, acquacoltura e igiene dei prodotti ittici della facoltà di Medicina veterinaria, di Lettere dell’omonima facoltà e di Scienze della moda della facoltà di Scienze della formazione. Una cancellazione che, in alcuni casi, spiega il preside di Medicina veterinaria, Bonavoglia, è solo una «pausa tecnica» di un anno. Il tempo necessario a organizzare al meglio il corso di laurea in base al nuovo ordinamento della legge 270. Ma in qualche altro caso potrebbe non essere così. Viene comunque sempre confermata - e non potrebbe essere diversamente - la prosecuzione dell’offerta formativa per gli studenti degli anni successivi al primo.

L’offerta formativa per il prossimo anno - dopo alcune proroghe - deve essere ufficializzata dalle Università entro oggi. Anticipando di qualche giorno, il Senato accademico di Bari nell’ultima seduta di maggio ha praticamente approvato l’intero pacchetto di corsi che saranno assicurati il prossimo anno a Bari ed in tutte le sue sedi decentrate.

Ecco, dunque, cosa ci sarà a Taranto. Seconda facoltà di Economia di Taranto: Laurea in Economia e amministrazione delle aziende, laurea magistrale in Strategie d’impresa e management. Seconda facoltà di Giurisprudenza di Taranto: Laurea in operatore dei servizi giuridici, laurea magistrale in Giurisprudenza. Seconda facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali di Taranto: laurea in Scienze e gestione delle attività marittime (interfacoltà); laurea in Informatica e comunicazione digitale; laurea in Scienze ambientali. Facoltà di medicina e chir urgia: corso di laurea in Infermieristica, corso di laurea in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (a numero chiuso, i posti disponibili saranno resi noti in seguito). Facoltà di Lettere e filosofia: laurea in Scienze dei beni culturali per il turismo. Scienze della formazione: laurea in Scienze dell’educazione e dell’animazione socio-culturale; laurea in Scienze della comunicazione nelle organizzazioni.
Tecnicamente il corso di laurea in Scienze della maricoltura - una quarantina di immatricolazioni all’anno, un buon numero stando alla specialità del corso, 8 docenti qui incardinati -, è istituito ma non attivato per un anno.

«Abbiamo deciso un anno di pausa tecnica - spiega il preside Bonavoglia - per avere il tempo necessario per operare la trasformazione di classe di laurea. Dovremo migliorare l’org anizzazione delle discipline, razionalizzare la distribuzione dei crediti per esame, dare più spazio ai tirocini. Non pensiamo assolutamente di chiudere il corso. Rimaniamo con il secondo e terzo anno. E’ una uguale operazione che abbiamo deciso di fare anche per una laurea specialistica a Bari, Igiene e qualità degli alimenti, che peraltro costituisce la logica prosecuzione di studi anche per i laureati in Maricoltura».

P.S. Se "Formazione" = "Futuro". E la voce "Formazione" è in calo, risulta che....

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